Maggio a Gubbio: la festa dei Ceri!

Passione, tradizione, folklore si rinnova nel mese di maggio a Gubbio con la festa dei Ceri! 

E’ di nuovo il 15 maggio, è di nuovo FESTA DEI CERI! Al grido “via ch’eccoli!!”, un fiume di gente appassionata, con indosso gli abiti tipici di questa festa, si fa largo tra il popolo inneggiante!

Impossibile riuscire a raccontare questo evento su un pezzo di carta. Solo vivendo questa esperienza sarà possibile comprendere la passione, l’entusiasmo, la devozione degli eugubini verso questa festa, unica nel suo genere!

I tre ceri, tre corpi lignei, del peso di circa 3 quintali, vengono portati a spalla di corsa dai ceraioli, guidati dal “capodieci” lungo un percorso che parte da Piazza Grande ed attraversa tutta la città, per poi salire fin sulla cima del Monte Ingino, dove li “attende” la Basilica di Sant’Ubaldo.

Sopra ogni cero è posta la statuetta del Santo: il primo, Sant’Ubaldo, il cui colore è il giallo, il secondo, San Giorgio, il cui colore è l’azzurro, il terzo, Sant’Antonio, il cui colore è il nero. Questo l’ordine rigoroso, perché questa non è una gara a chi “arriva primo”, i ceri non si possono superare, è una questione di prestigio e di correttezza, ma non per questo manca di competitività!

Ph: Riccardo Ruspi

I riti della Festa dei Ceri, una delle manifestazioni più antiche d’Italia.

Molti i riti che accompagnano questa corsa. Mi piace qui ricordare il rito dell‘”inchino”: i ceri vengono portati sotto la finestra di ceraioli anziani, di vedove di ceraioli che hanno avuto un ruolo importante nella città, e si inchinano per tre volte quando si affacciano. 

Degni di nota sono anche i “Campanari del Palazzo dei Consoli di Gubbio”: una compagnia storica, dalla lunga tradizione, formata da 11 elementi (9 effettivi e 2 supplenti) che suona il campanone sospesa nel vuoto, senza alcuna protezione, con la forza dei piedi! Da brividi!

L’evento più importante della mattina è l'”alzata”, quando i ceri escono in posizione orizzontale da Palazzo dei Consoli e poi, dopo che il capodieci avrà lanciato la brocca che dovrà assolutamente spaccarsi, vengono alzati e cominciano le “girate”. 

La corsa vera e propria inizia alle 18 nel pomeriggio, con delle soste fisse. Lungo il percorso, i ceraioli si danno il cambio con le “mute”, tutto naturalmente sempre in corsa, con dei meccanismi ben precisi. Nel caso in cui un cero cada, quello che sta dietro non può sorpassare, deve attendere che si rialzi. I ceraioli corrono al massimo delle possibilità, in uno sforzo inimmaginabile, perché la Festa dei Ceri a Gubbio è passione pura. 

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