Piaggia, frazione di Sellano in Valnerina, piccolo gioiello tutto da svelare!!!

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PIAGGIA, BORGO DELLA VALNERINA. ALLA SCOPERTA DI TRADIZIONI ED USI ORMAI DIMENTICATI!! 
Alcuni cenni storici

Piaggia è un borgo medievale della Valnerina, situato nella vallata dei Monti Sibillini, tra Norcia e Spoleto, nella frazione di Sellano. Un autentico gioiello ricco di storia, arte, tradizioni tutto da svelare!! Nel 1300 Andreuccio di Petrone ne divenne “Castellanus”. Fino agli anni Ottanta era il centro di tutte le varie frazioni: Civitella, Setri, Renaro, Ceseggi, Petrognano, La Piaggerella, Montesanto e Peneggi. All’epoca aveva ben due spacci in cui potevi trovare qualsiasi oggetto ti occorreva: c’era un tabacchi, un falegname, che all’occorrenza faceva le veci del barbiere, due calzolai, un fabbro e c’era un solo telefono!!

 

Cosa vedere a Piaggia

Piaggia si trova a quasi mille metri sul livello del mare, l’aria ancora è fresca e pulita come un tempo. Le case, interamente costruite in pietra, sono ormai quasi tutte disabitate. Un tempo il paese era il più popolato del circondario, il 95% della popolazione viveva di agricoltura, ogni famiglia possedeva capre, pecore, mucche, conigli, galline, maiali e diversi appezzamenti di terreno da coltivare. L’unico passatempo era il gioco a carte e a bocce. Risulta bizzarro solo pensarlo per le nuove generazioni, abituati a smartphone, tablet e giochi elettronici.
Una volta il luogo di incontri per le donne era la fonte del paese dove si recavano a fare il bucato quasi tutti i giorni. L’acqua proviene da una sorgente sul Monte Cucco purissima e freschissima. Altro momento di grande aggregazione era la preparazione del pane fatto a casa, durava una settimana e veniva conservato nella madia per mantenerne la fragranza. Ogni agglomerato di case aveva il proprio forno, anche “lu cupertu” ne aveva uno, oggi rimane solo una mensa della bocca del forno!!

Curiosità 

Dante Alighieri la nominò nel XXV canto dell’Inferno della Divina Commedia: “Ripresi via per la Piaggia”.
Una delle attività della zona era il rasparo e sapete cos’era? Era colui che produceva gli utensili in ferro, in particolare le raspe e le lime. Le abili ed esperte mani creavano gli attrezzi: lavoravano e forgiavano con sapienza e diligenza, lo facevano così bene che le lime e le raspe venivano esportate in tutta l’Italia centro-settentrionale e dintorni.

Cosa mangiare a Piaggia

Qui potrete trovare e gustare molti prodotti tipici: il Timo serpillo, una pianta aromatica dal profumo inebriante, ideale per preparare ottime pietanze, il tartufo nero, chiamato l’oro nero, i funghi, il farro e molto altro. Che aspettate a godere delle meraviglie di questo borghetto, dell’aria sublime e della pace e tranquillità che questo luogo riesce a regalare!!

 

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